Workshop

I workshop

L'organizzazione

L’obiettivo è stato quello realizzare una serie di attività dedicate ad un panel di esperti che consentissero di:

  • coinvolgere gli esperti, stimolando una reazione anche emotiva rispetto alle attività da svolgere;
  • acquisire le informazioni necessarie per istruire il modello previsionale con un buon grado di qualità.

Siamo partiti dall’assunto che formulare i quesiti in maniera diretta (p.es. presentare una professione e chiedere: quale andamento dobbiamo aspettarci per questa professione? Una crescita di occupati, una diminuizione o si manterrà stabile?) non fosse conveniente per due motivi:

  • avrebbe potuto ridurre il coinvolgimento degli esperti e reso meno proficuo il loro dibattito e scambio di opinioni;
  • in alcuni casi (p.es. per la variazione di una professione relativamente alla forza lavoro complessiva) la variabile su cui far esprimere gli esperti non sarebbe stata di immediata comprensione e sarebbe stato troppo elevato il rischio che i ragionamenti si indirizzassero sulle modalità con cui misurare la crescita\riduzione.

Per ridurre tali criticità, la nostra idea è stata quella di utilizzare le tecniche di gamification per rendere il workshop più coinvolgente e acquisire in maniera controllata le informazioni necessarie peristruire l'algoritmo di machine learning.

I partecipanti

In ogni workshop è stato costruito un panel di esperti che avesse conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro, sia a livello nazionale che territoriale, che avesse competenza sui sistemi formativi ed educativi e che fosse competente per esprimere la propria opinione rispetto all'impatto occupazionale dei principali megatrend.

Caratteristiche del panel di esperti nei workshop

Il workshop di Roma


Il 33% dei partecipanti veniva dalle associazioni di categoria, il 22% dalle università, il 22% dalla PA, l’11% dalle APL e il 6% dagli ITS.

Il workshop di Milano


Il 36% dei partecipanti veniva dal mondo degli ITS, il 29% dalle associazioni di categoria, il 21% dalle Università, il 7% dalle APL ed enti di formazione.



Lo storytelling e le attività

Agli esperti è stato proposto un viaggio che li ha proiettati in un futuro alternativo:

ci troviamo in Italia nell’anno 2030. La società che abbiamo davanti ai nostri occhi è profondamente diversa da quella che conosciamo.

Con l’obiettivo di ottimizzare le richieste del mercato del lavoro e di ridurre la disoccupazione, l’accesso alle professioni è regolamentato da un Gran Consiglio. Le persone, infatti, non possono scegliere autonomamente il proprio lavoro ma hanno a disposizione 5 carriere alternative in base alle esigenze sempre più dinamiche della società.

Al compimento dei 16 anni ogni ragazzo e ragazza viene convocato convocati dal Gran Consiglio che li guiderà verso la scelta della sua carriera futura indirizzandolo verso la nuova professione e accompagnandolo nel proprio percorso di crescita.

Dopo una prima parte di contestualizzazione del workshop, a giornata è proseguita con le seguenti attività:

  • 1 Registrazione e profilazione

    Durante la fase di regsitrazione sono state acquisite le informazioni anagrafiche di base degli esperti ed una loro profilazione rispetto alla professione svolta.

  • 2 Suddivisione in gruppi

    In base ai dati acquisiti nella registrazione e profilazione, un algoritmo ha costruito i gruppi di 4-5 esperti. L'algoritmo è stato realizzato per massimizzare l'eterogeneità all'interno di ciascun gruppo con il tentativo di stimolare la discussione interna al gruppo stesso.

  • Selezione dei megatrend

    Il gruppo di esperti è stato chiamato, in qualità di Gran Consiglio, a valutare i tre megatrend che ritenevano più influenti sul mercato del lavoro fino al 2030. I megatrend sono un insieme di forze, tendenze ed evoluzioni in atto, capaci di modificare, nel lungo periodo, l’economia e la società. Sono spesso legati a fattori strutturali come la demografia, l’ambiente, l’innovazione scientifica e tecnologica.

    Era il 1982 quando John Naisbitt pubblicò in USA il libro intitolato “Megatrends” coniando in termine. Nel libro si affermava che il decennio successivo sarebbe stato un periodo di trasformazioni profonde, a cui doversi preparare e, addirittura, volgerle a proprio vantaggio. Secondo Naisbitt i megatrend se vengono gestiti correttamente, possono essere addirittura tradursi in opportunità per una crescita sostenibile.

    Gli esperti hanno così dovuto scegliere 3 tra 14 megatrend identificati dalla Commissione Europea: Disuguaglianze sociali, Cambiamenti climatici e degrado ambientale, aumento dei fenomeni di migrazione, consumismo rescente, scarsità delle risorse naturali, aumento degli squilibri demografici, espansione dell'influenza economica dell'est e del sud del mondo, innovazione tecnologica ed iperconnettività, cambiamento dei modelli lavorativi, diversificazione dei processi di apprendimento ed istruzione, mutevoli sfide di carattere sanitario, urbanizzazione continua, crescente influenza dei nuovi sistemi di governo, cambiamento dei paradigmi di sicurezza dei cittadini.

    Successivamente è stato richiesto agli esperti di stimare, nel periodo fino al 2030, l'impatto occupazionale che i 3 trend selezionati avranno sui settori professionali.

  • 4 Selezione della professione

    In questa fase ciascun gruppo, impersonando un ragazzo che doveva valutare le proposte dal Gran Consiglio, è stato chiamato a scegliere una tra le 5 professioni proposte.

    Le 5 professioni sono state opportunamente scelte da un algoritmo a partire dalla selezione dei megatrend e del loro impatto sul mercato del lavoro.

    Per la categorizzazione delle professioni è stata utilizzata la classificazione CP2011 ISTAT

  • 5 Crescita della professione

    Pur all'interno di un set ridotto di scelte, il Gran Consiglio lascia la libertà a ciascun ragazzo di scegliere come investire sulle proprie competenze per migliorare leproprie opportunità di carriera nell'ambito della professione scelta.

    Ciascun gruppo di esperti ha avuto a disposizione un numero ristretto di crediti da spendere sulla formazione del ragazzo che rappresentava. In funzione della professione scelta, utilizzando la classificazione INAPP, sono state proposte le diverse competenze su cui poter investire.

  • 6 Validazione delle scelte

    Successivamente alle proposte di crescita, il Gran Consglio deve approvare ciascuna scelta dei ragazzi valutando l'impatto migliorativo che l'investimento sulle competenze ha prodotto.

    Ciascun gruppo di esperti ha dovuto pertanto validare un insieme di 20 professioni, selezionate da un algoritmo in base a le professioni più diffuse in Italia, le professioni più diffuse nel territorio di svolgimento del workshop, le professioni scelte dagli altri gruppi nelle fasi precedenti di gioco, le professioni più utili per la copertura dello spazio professionale oggetto dello studio predittivo.

Professioni e competenze raccolti

Alla luce delle attività svolte, sono stati acquisiti i dati necessari per valutare le opinioni degli esperti rispetto ad un quadro evolutivo definito istituzionalmente dalla Commisione Europea (analisi dei trend). Il prodotto di queste opinioni è stato successivamente validato con la seconda attività di scelta della professione. Questa selezione ha introdotto una prima proiezione di quale professione avrà maggiore futuro rispetto alle altre 4 scartate.

Nel passo successivo, per la professione scelta sono state acquisite informazioni circa l'importanza che gli esperti hanno attribuito alle diverse competenze, informazioni dalle quali il modello predittivo inferisce il processo di ibridazione che, secondo gli esperti, porterà le professioni a modificarsi da qui al 2030.

Nell'ultima attività, la validazione delle professioni, risponde all'esigenza di raccogliere l'opinione riguardo le figure in crescita o decrescita fino al 2030.



I riferimenti bibliografici